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Per di piu' , la maggior parte delle economie dell' Asia dell' Est ha liquidato molte delle sue scorte l' anno scorso. In presenza di una crescita accelerata dei Paesi Ocse, i produttori asiatici hanno accresciuto la loro domanda di metalli di base, i quali ora soffrono di una scarsita' nell' offerta. Le scorte globali di numerosi metalli di base sono ora ai minimi storici.
La trasformazione industriale dell'Italia ha potuto contare su accumulazioni sotterranee di lungo periodo, che di solito non vengono inserite nella contabilità economica, e che tuttavia rappresentano le parti invisibili della ricchezza reale di una società nonché su settori industriali minori che prendono in conto le mutazioni del gusto dei consumatori, la configurazione della distribuzione commerciale, la dimensione e dislocazione territoriale delle imprese. Insomma, l'economia italiana del passato era molto più diversificata di quanto i modelli esplicativi abbiano postulato, che il settore privato aveva una certa consistenza e louis vuitton sunglasses outlet che i rapporti tra le collettività louis vuitton sunglasses outlet pubbliche, le istituzioni finanziarie e le industrie maggiori avevano rapporti complessi benché complicati. Ricostruzione del passato in funzione esclusiva del presente?.
Le grandi aziende scommettono sui giovani talenti del futuro. E per questo finanziano borse di studio per la frequenza di master o appoggiano le Università per la loro realizzazione. E sono diverse le possibilità. Proprio ieri il Dipartimento del Commercio ha reso noto l' attesissimo dato sulla crescita del prodotto interno lordo nell' ultimo trimestre 2006: rispetto alle stime iniziali, che suggerivano un tasso del 3,5%, i conti ufficiali hanno mostrato un più modesto più 2,2%. A questo si aggiunge il calo del 16,6%, relativo al mese di gennaio, nelle vendite di nuove case. E una consistente riduzione l' ha fatta registrare anche il Chicago Purchasing Index, che dai 48,8 punti di gennaio è sceso ai 47,9 di febbraio, segno di una evidente debolezza dell' economia nell' area del Midwest.
La Borsa Italiana ha fatto peggio: in media 2,2% annuo. 100 dollari a Wall Street, si sono ridotti a 92; e 100 yen a Tokyo, sono diventati 59. Ciononostante non stato un decennio eccezionale: dal 1968 al 1983 le Borse rimasero praticamente piatte, ma l TMimpatto dell TMinflazione fu allora pi devastante.
Tornando ai mercati azionari del Vecchio continente, oggi la migliore è stata Francoforte (più 4%), seguita a ruota da Parigi (più 3,1%) e infine da Londra (più 1,8%). A Piazza Affari invece l Mibtel, che da oggi si chiama Ftse Italia, ha guadagnato il 2,91% a 21.096 punti, mentre l S adesso louis vuitton sunglasses outlet Ftse Mib, è salito del 3,16% a quota 20.511. Il balzo del petrolio ha dato slancio ad louis vuitton sunglasses outlet Eni (più 3,9%), Saipem (più 4,9%) e Tenaris (più 4,3 %).
borse europa in netto ribasso a milano tonfo per fiat e alitalia
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Piazza Affari su dell' 1,61%. Tornano i timori per una ripresa dell' inflazione: a marzo prezzi alla produzione saliti del 5,4% L' euro scivola ancora, le Borse volano Prodi: crisi transitoria, l' Italia non c' entra. La lira precipita a quota 2.143, nuovo minimo sul dollaro MILANO Salgono ancora le Borse di quasi tutto il mondo (Piazza Affari più 1,61%) ma non si ferma la caduta dell' euro che ieri ha stabilito un nuovo minimo nei confronti del dollaro a 0,9033 (pari a oltre 2.143 lire).
IL VERTICE SARKOZY MERKEL I mercati però sono in attesa del vertice franco tedesco che dovrebbe fornire rassicurazioni sulla situazione economica dell'Eurozona. L'incontro tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy rappresenta un appuntamento cruciale per le Borse, che in Europa (eccetto Milano, chiusa per Ferragosto) hanno avviato la louis vuitton sunglasses outlet settimana all'insegna degli acquisti, tentando di cavalcare l'onda del rimbalzo, favorite anche dalla chiusura in netto rialzo dei mercati asiatici. La notizia sugli acquisti della Bce di 22 miliardi di euro in titoli di Stato ha ulteriormente consolidato gli orientamenti dei mercati.
Se non fosse per gli spread sui titoli a reddito fisso, che ieri sono tornati ad ampliarsi ma che restano decisamente più bassi rispetto ai livelli della scorsa settimana. Anche se per i titoli greci la forbice si è allargata di oltre 50 punti base. In Italia, il differenziale fra i Btp decennali e i Bund tedeschi di uguale durata, che giovedì era sceso a 98 punti, è risalito a 105 punti base.
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